LE ORIGINI DEL TÈ
La Cina è il magico luogo di origine di questa fantastica bevanda che è il tè. Una storia lunga secoli piena di sapori e tradizioni.
Considerato lo scopritore del tè è il leggendario Dio Shennong 神农, noto come inventore dell’agricoltura e della medicina.
In molti testi viene presentato come il primo imperatore di Cina ma di fatto è solo una figura mitica. Ci sono diverse versioni della leggenda, una di queste narra che Shennong avesse una pancia di cristallo grazie alla quale fosse possibile vedere tutto ciò che gli finiva nello stomaco. Egli assaggiava ogni tipo di pianta in modo da poter dire alla gente quale pianta potesse essere mangiata, quale potesse essere velenosa e quale potesse essere usata come medicina.
Un giorno Shennong fu avvelenato dall’ingestione di 72 tipi di piante e i suoi organi iniziarono a morire pian piano. Vide poi un cespuglio con delle profumate foglie verdi, ne colse una manciata e le mangiò. Grazie a queste foglie i suoi organi tornarono ad essere sani e il Dio si ristabilì. Le foglie che lo avevano salvato erano foglie di tè, quel giorno Shennong ne scoprì il potere disintossicante.
IL TÈ DURANTE LA DINASTIA HAN
Secondo alcuni studiosi le coltivazioni del tè ebbero inizio durante la Dinastia Han (206 a.C – 220 d.C): le foglie venivano decotte insieme ad altre erbe e radici, raramente il tè veniva bevuto da solo, spesso era unito ad altro cibo. Nello Yunnan è stata trovata la pianta di Camellia Sinensis più antica al mondo.
IL TÈ DURANTE LE DINASTIE DEL NORD E DEL SUD
Più avanti, durante il periodo delle Dinastie del Nord e del Sud (420 d.C – 581 d.C), il tè iniziò ad essere usato dai monaci buddhisti per favorire la concentrazione durante la pratica della meditazione e la pianta iniziò così ad assumere un valore spirituale.
IL TÈ DURANTE LA DINASTIA TANG
Arrivò la Dinastia Tang (618 d.C – 907 d.C) e il tè divenne popolare soprattutto tra l’aristocrazia del tempo. Il governo Tang spostò il centro manifatturiero del tè dall’area del Sichuan all’area a sud del fiume Yangzi promuovendone così la produzione e lo sviluppo in tutto il paese.
In questo periodo il tè era diviso in:
- Tè crudo
- Tè in foglie sfuse
- Tè in polvere
- Tè in panetti compressi (il più diffuso in quanto più comodo da trasportare e immagazzinare)
Il tè iniziò ad essere preparato senza l’aggiunta di altre radici o piante ma continuò ad essere decotto con l’aggiunta di sale o altre spezie.
Famoso di questo periodo è il “Il canone del tè” 茶经 di Lu Yu陆羽 (733 d.C – 804 d.C): il primo libro sul tè in assoluto.
L’era della Dinastia Tang è importante anche per la nascita della prima rotta dell’Antica Via del Tè e dei Cavalli.
IL TÈ DURANTE LA DINASTIA SONG
Con la Dinastia Song (960 d.C – 1279 d.C) il tè divenne popolare e largamente diffuso anche tra il popolo e pian piano si creò l’etichetta dell’offrire il tè agli ospiti come forma di benvenuto. Berlo divenne una moda e le gare del tè presero piede in ogni dove. Molto usata era la pratica del pestare il tè fino a renderlo quasi polvere, metterlo in una ciotola, aggiungere dell’acqua bollente e miscelare con un frustino fino a creare una schiuma (modalità con cui viene ancora tutt’oggi preparato il tè matcha giapponese).
IL TÈ DURANTE LE DINASTIE MING E QING
Durante le Dinastie Ming (1368 d.C – 1644 d.C) e Qing (1644 d.C – 1911 d.C) il tè più apprezzato era quello in foglie sfuse che veniva preparato per infusione. Il mercato del tè compresso crollò e il metodo della decozione venne abbandonato.
C’erano al tempo tre metodi di infusione:
- Mettere prima le foglie e poi versarci sopra l’acqua calda
- Mettere prima una piccola quantità di acqua, aggiungere le foglie e poi finire di aggiungere l’acqua
- Mettere l’acqua calda e poi aggiungervici le foglie di tè
Bere il tè in foglie sfuse portò alla fioritura delle cerimonie del tè e di ceramiche meravigliose.
ph: sushaninateacup